Grazie ad un caro amico Pdg che raccoglie i miei dubbi sull’associazione, per gioco è nato questo epistolario su alcuni temi associativi!
Carissimo amico mio definire l’Associazione Lions Clubs International e abbastanza semplice e tutti recitano ” la più grande Associazione di Servizio del Mondo ” con quasi 1.500.000 di soci tra Leo e Lion. Diverso è definire chi sono i Soci Lion e francamente qui tra il recitato e il reale ci passa il mare.
Donne e uomini di maggior età che godono di buona fama e ottima reputazione nella comunità. In uno, tutto è niente.
Mi è capitato più volte di dover descrivere il Socio Lion e per identificazione sinottica il Socio di qualità.
Io preferisco dimostrare questo strano teorema per assurdo, dicendo cosa non è .
Il Socio Lion dunque: non è una cattiva persona, non è entrato in associazione per partecipare a grandi cene, non è tra noi per trarne beneficio o utile personale, non cerca visibilità e carriera . Non propone service che servano a servire se stesso invece della comunità, non crea nuovi Club o satelliti per vendere i suoi prodotti, non si dipinge come Cincinnato disposto a tornare nell’orto, per poi candidarsi a capo del mondo scandendo la scusa … me lo hanno chiesto, perché affetto da Governatorite.
Ecco ora apparire il concetto degli altri , quelli che hanno sempre torto, quelli che sbagliano tutto, quelli che se fanno come faccio io hanno torto lo stesso perché non sono io . Certo fare certe affermazioni obbliga ad una seria autocritica e diventa obbligatorio fare outing.
Io per primo sono lo specchio dei difetti elencati, forse il peggior male per LCI, ma allo stesso tempo cerco e consiglio di suggerire agli altri di mettere sempre al primo posto il bene dell’ Associazione facendo anche un passo indietro, spesso, seguendo il codice etico per il bene del sodalizio. Quindi LCI un sogno che da più di 100 anni con i suoi valori e concetti affascina intriga coinvolge; un unico peccato che i Soci siano i Lion .
Sono e siamo lo specchio dei tempi il frutto di una società liquida, ma che quando indossa il giubbotto giallo e crede nel suo operare riesce a fare la differenza .
Grazie Danilo Guerini Rocco!
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