Lions Club International è un’organizzazione di club di servizio ed è composta da donne e uomini che uniti fanno la differenza nelle comunità. I Lions investono il loro tempo, il loro talento e le loro risorse nella comunità dove vivono, lavorano e svolgono i service.
E’ una definizione che potrebbe andar bene per la stragrande maggioranza delle associazioni di volontariato, ma che non descrive compiutamente il lavoro svolto dai Lions. Mancano due caratteristiche propria del mondo lionistico: l’amicizia e l’armonia, valori che, insieme al rispetto del prossimo, devono essere sempre alla base di ogni azione dei Lions. Non bisogna darli per acquisiti una volta entrati in un Lions Club, anzi devono sempre essere messi in discussione, verificati, misurati, alimentati. E’ importante che in un Club oltre alle iniziative di sostegno alle proprie comunità di riferimento si dedichino tempo ed energie alla coesione tra Soci, con azioni tese a conoscersi meglio e ad accrescere quello spirito di squadra che è alla base di ogni successo.
Per questo, nel mese di ottobre, abbiamo organizzato degli eventi dedicati ai Soci. Il 6 ottobre presso il Mausoleo di Cecilia Metella, nell’ambito della rassegna “Dal tramonto all’Appia: Around Jazz”, abbiamo assistito al concerto della nostra amica Cinzia Tedesco che insieme agli artisti Stefano Sabatini, Dario Rosciglione e Pietro Iodice ha proposto, in chiave jazz, i più celebri motivi di Verdi, Puccini. Tanto per non perdere l’abitudine, abbiamo associato a questo evento anche una raccolta fondi da destinare ai nostri principali service. Il 16 ottobre abbiamo voluto dedicare una giornata alla storia romana organizzando una passeggiata culturale tra le bellezze dell’Appia Antica. Insieme al professore Mariano Malavolta abbiamo percorso un tratto della Regina Viarum tra il secondo e terzo miglio, dalla Villa di Massenzio al mausoleo di Cecilia Metella.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo non aiuta i Club, si è quasi perso il piacere di passare alcune ore in amicizia. Se non vogliamo che il Club diventi una semplice sequenza di videoconferenze, bisogna tornare ad una normalità fatta di incontri, di conviviali, di relazioni. Torniamo ad usare tutti i cinque sensi che abbiamo a disposizione e non solo vista e udito.
Roberto Tamburi, Presidente di Zona 3A
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